sabato 26 novembre 2011




 
Schermo di presentazione.
Chi non conosce Berzerk? Il famoso Arcade sparatutto della Stern, realizzato nel 1980. Dopo trenta anni esatti, ecco una versione tutta nuova del classico gioco per il C64, in formato digitale e gratuita. Per essere precisi la versione provata è la 1.10, la 1.0 uscì nel 2009, quindi ventinove anni dopo la prima apparizione del suo progenitore. Davvero strano, nell'epoca d'oro del videogioco, nessuno ha mai realizzato una conversione per il C64 di questo popolare arcade, non considerando il timido tentativo da parte di Alpha Software nel 1986 di pubblicare una gioco simile, dove l'unica somiglianza era nel titolo, il resto era spazzatura binaria.
Ci troviamo all'interno di un labirinto nei panni di un'umanoide, dove le pareti sono elettrizzate ed è pieno di guardiani robot. Questi labirinti ben presidiati sono una prigione, dove l'umanoide era stato per qualche ingiusto motivo recluso, così un giorno, ha deciso di farsi giustizia da solo, senza aspettare inerme la propria sicura condanna a morte.
I caratteri del titolo sono identici agli adesivi dell'arcade.
Dopo essersi procurato un'arma, lo sconosciuto umoanoide, tenterà la fuga verso la libertà. I robot presenti nei labirinti sono apparentemente goffi, ma spesso quando sparano hanno una mira infallibile, ma non sono tanto intelligenti,  perché possono sparare all'umanoide anche se davanti hanno un'ostacolo, come una parete o un'altra guardia robot. Il contatto con queste macchine è letale, muovendo il jostick in porta 2, guideremo il nostro fuggiasco verde, facendogli evitare di andare contro di essi, perché perderemo una vita. Stessa sorte toccando le pareti. Per ogni robot distrutto con il nostro laser o colpito da un laser di un'altro robot, guadagneremo cinquanta punti. A volte ci troveremo nella situazione di essere vicini ad una delle tre via di fuga presenti nel labirinto e dall'altra parte del muro potranno esserci due o più robot che non siamo riusciti a distruggere.
Stupide macchine con un solo occhio!

  Possiamo sfruttare la loro scarsa itelligenza artificiale, perché oltre a cercare di spararci addosso, cercheranno di muoversi verso di noi. Basterà attendere qualche istante, se possibile, per vedere che le stupide macchine andranno a sbattere l'una contro l'altra eliminandosi vicendevolmente. Anche in questo caso incasseremo cinquanta punti. Non ci sono solo goffi robot con un solo occhio da darci la caccia, ma se impiegeremo troppo ad uscire da labirinto, incontreremo Evil Otto, una macchina a forma di sfera con due occhi e un sorriso permanente che si dirigerà verso l'umanoide rimbalzando, seguendo ogni suo movimento, come se fossero collegati in qualche modo. Inutile cercare di colpirlo con il laser, Evil Otto è indistruttibile ed inoltre ha la capacità di poter passare attraverso le pareti, senza problemi.
Evil Otto orma non potrà più raggiungermi!

 Fortunatamente non è armato, ma l'unico modo per riuscire a scappare è la fuga attraverso una delle porte, comparendo nella stanza adiacente, dove a quel puno non ci inseguirà più. Anche questo terribile inseguitore può essere sfruttato, prestando però molta attenzione, per distruggere i robot scampati al nostro passaggio, semplicemente mettendosi sulla stessa linea della macchina che vogliamo far entrare in collisione con Evil Otto, che proseguirà il suo cammino non curandosi di niente, con lo scopo di eseguire la unica istruzione presente nella sua memoria: distruggere l'umanoide. Le vie di fuga sono sempre aperte, tranne una quarta porta dalla quale siamo arrivati. Possiamo uscire dalla stanza in qualsiasi momento, senza necessariamente distruggere tutte le guardie, ma se saremo così coraggiosi nell'affrontarli ed eliminandoli tutti, riceveremo un bonus punti,

proporzionale alla nostra prestazione di terminatori.
I guardiani, nel proseguo del gioco, diventeranno sempre più veloci e numerosi, riducendo molto le speranze di sopravvivenza, ma l'umanoide è un duro, non ha niente da perdere e certamente venderà cara la propria pelle verde.
Berzerk Redux è un salto all'indietro nel tempo. Ricordo quando giocavo con la versione arcade in sala giochi, con scarsi risultati, ed è stata una sorpresa trovare questa conversione a dopo trent'anni per C64, dove le caratteristiche essenziali sono state mantunute quasi inalterate e la sintesi vocale originale è riprodotta in modo perfetto. Fortunatamente questa versione è un po' più facile, rispetto all'arcade, specialmente all'inizio, dove dobbiamo solo stare attenti a non andare contro le pareti o contro i robot, rendendo più appetibile questo intramontabile arcade. La splendida musica di Richard Bayliss durante lo schermo di presentazione riesce dare un tocco di piacevole frenesia in più, anche se è solo durante la presentazione, ma può dare la giusta carica psicologica nell'affrontare l'ennesima missione senza speranza di successo, costante invariabile di ogni gioco Arcade.

sabato 19 novembre 2011



La schermata durate il caricamento.
E' tutto pronto, bisogna solo fare qualche test, qualche acrobazia attraverso un percorso artificiale studiato per testare i prototipi di navi spaziali da combattimento, chiamato Edge World, poi se l'esito sarà positivo, si potrà dare il via alla produzione in serie. Lim Tandell, esperto il collaudatore,  provare questi prototipi è solo un lavoro di ordinaria amministrazione, ha già svolto questo compito centinaia di volte, anche questo test non potrà essere tanto diverso dai precedenti collaudi. Ormai conosce il percorso a memoria, anche senza l'aiuto del computer di bordo, potrebbe pilotare quella nave spaziale ad occhi chiusi, l'intera mappa è ben presente nella sua memoria.  Si parte. 
"Ma cosa succede? Nessuno mi ha avvistato della presenza di altre navi spaziali all'interno di Edge Word! Questa volta al comando centrale mi sentiranno..." Non è una simulazione, ben presto Tandell capisce di essere in pericolo, la minaccia è portata da creature aliene, affamate di potere, con l'intento di distruggere il prototipo e Lim Tandell incluso. A bordo di veloci navicelle disposte in formazione d'attacco, gli invasori volteggiano abilmente all'interno del mondo artificiale, nessuna astronave aliena ha problemi nel percorrere anche a volo radente le pericolose pareti del mondo artificiale, gli ostacoli si presentano sotto forma di tunnel, sbarramenti improvvisi e percorsi obbligati.
 Un po' d'azione finalmente!
Gli alieni hanno evidentemente studiato meticolosamente fino all'ultimo centimetro il campo d'azione per poi attuare la loro tremenda ed improvvisa imboscata. Tutto questo rende il compito del collaudatore decisamente arduo, una collisione con contro le navi nemiche o contro le pareti, potrebbe risultare fatali. Fortunatamente il prototipo è stato dotato di barriera e cannoni laser perfettamente funzionanti, Tandell dovrà dare prova, oltre di essere un bravo pilota, anche di essere coraggioso nell'affrontare il nemico in spazi così ristretti. Le navi aliene sono piuttosto resistenti al laser, alcune avranno bisogno di numerosi colpi per essere abbattute, altre sono meno resistenti, ma non c'è da fidarsi, tutte tenteranno di sbarrarci la strada per cercare di faci schiantare al suolo, altre invece punteranno dritte verso di noi cercando l'impatto. Le nostre difese consistono in tre scudi protettivi disponibili,  poi sarà la fine. Riusciremo a guidare il coraggioso Lim Tandell fino ad arrivare alla fine del lungo tunnel, configgendo gli invasori, portando in salvo il prototipo ed il suo pilota, guadagnando un lauto bonus punti e diventare dei "Mega Eroi" acclamati da tutta la galassia?
Un passaggio stretto, alieni ed un'ostacolo fisso! E poi??


 Prima di tutto mettiamo un po' d'ordine nei credits: Edge Grinder è stato sviluppato da Cosine in collaborazione con Format War ed infine pubblicato da RGCD.
Sul sito internet di Format War è disponibile la versione del gioco per Amstrad CPC. Torniamo al gioco: dopo aver visto l'elegante schermata durante il caricamento, realizziamo di essere di fronte ad un classico shooter a scorrimento orizzontale, tipo Denaris e predecessori. Il gameplay è semplice, non dobbiamo pensare, ma solo decide in fretta se è meglio affrontare un nemico rischiando l'impatto o farlo scappare, perdendo preziosi punti. Già, questo è importante, perché non avremo una seconda possibilità, in quanto, arrivati in fondo al livello il gioco finirà. Lo scopo è quello di fare punti abbattendo più alieni possibili, ma anche di arrivare in fondo senza mai essere andati a sbattere, perché alla fine riceveremo 5000 punti bonus per ogni vita avanzata. Si prenderà confidenza subito, basteranno poche partite e vedrete che non è difficile come sembra arrivare al traguardo finale, ma si potrà giocarlo ancora in seguito, per cercare di migliorare il proprio punteggio personale. In conclusione Edge Grinder è n discreto shooter ed in soli 16K, non possiamo pretendere di molto più.




sabato 12 novembre 2011

Siamo solo all'inizio!
Parecchi anni fa tutti  mi conosceva-no come Super Joe, non avevo paura di niente, ho liberato prigionieri combattendo solo contro un'intero esercito, solo contro tutti, correndo e sparando in una maledettissima giungla, con poche bombe a mano ed una mitragliatrice, nient'altro. Sono stato decorato, chiamato eroe, poi cosa succede? I tempi cambiano, la burocrazia, la politica, le solite cose, ed  eccomi qui a fare il passa carte dietro ad una scrivania. Adesso tutto è diverso. Nessuno mi chiama più Super Joe, ora mi chiamano comandante Fatbob. Troppi anni ho passato in questo squallido ufficio, ad ingrassare ed invecchiare, è ora di ricominiciare. Voglio tornare in prima linea. Lo sappiamo tutti che ci sono ancora prigionieri laggiù e neessuno ha mosso per intervenire. Questa è la mia occasione, andrò di persona, ufficialmente o anche senza il consenso dei burocrati, ma andrò. Mi piace l' odore del napalm di mattina.
Super Joe o Fatbob, come preferite chiamarlo è tornato il soldato di un tempo, in questo seguito del famoso coin-op di Capcom, già convertito per C64 da Elite System nel 1985.
Adesso ti tiro fuori da quel buco!
Apparentemente nulla è cambiato, anche in questa nuova avventura, il temerario comandante è solo contro un esercito nemico, dovrà eludere la sorveglianza armata di un campo di prigionia e liberare tutti i prigionieri. Possiamo muovere Fatbob in tutte le direzioni, dirigendolo a percorrere tutto il percorso fino alla fine del livello, passando attraverso un paesaggio vario, composto da alcuni sbarramenti come alberi, fiumi e muri che ci costringeranno a passaggi obbligati. Ovviamente tutta la strada che ci separa dalla vittoria finale è da farsi sparando contro i soldati nemici. Alcuni di essi saranno appostati in punti strategici, specialmente nei pressi dei citati sbarramenti, dove non avremo possibilità di passare senza prima aver eliminato i bellicosi soldati, altri invece correranno verso di noi sparando numerosi colpi, altri sono ben protetti all'interno di trincee. L'instinto di sopravivvenza impone (anche il buon senso), prima di attraversare una strada, si debba guardare in entrambi i lati.
Vittoria! Si torna alla base!


Meglio farlo anche in questo gioco, visto che possono apparire motocicli e mezzi militari che apriranno un fitto fuoco di copertura e questi mezzi per essere distrutti necessitano di essere colpiti diverse volte. Ogni tanto troveremo alcuni prigionieri ben in vista, li pronti per essere raggiunti e liberati, ma presto si capirà che sono stati messi li, solo per attirarci in una trappola, ma a questo punto è già troppo tardi, non possiamo evitare il combattimento e tentare così di liberare gli ostaggi. Al termine del campo di prigionia, troveremo un numero maggiore di prigionieri ed infine potremo finalmente incamminaci per la via  che porta al di fuori di questo inferno, la via d'uscita definitiva, ed il livello sarà concluso. Ma a quel punto, Fatbob, non potrà ancora gioire, perché dovrà ricominciare tutto dall'inizio, in una missione senza mai fine, cercando di totalizzare il maggior numero di punti. Hey, Fatbob! Non era meglio restare dietro ad una scrvania?

Posso affermare che questo Commando II, realizzato con il celeberrimo software SEUCK, è davvero gradevole, gli sprite sono identici della versione di Elite, incluse le animazioni, i nemici sono quasi sempre posizionati in punti dove non te lo aspetti, o forse te li aspetti proprio li, ma vuoi andarare avanti sparando, colpito da una irrefrenabile voglia di spazzare via tutti i cattivi dallo schermo, quindi basta essere un po' troppo frettolosi che si perde una vita, finendo sotto il fuoco nemico. La collisione tra i proiettili e gli sprite non sempre è precisa e la mancanza di una colonna sonora, fanno perdere qualche punto a questo gioco. Il vero problema è dato dalla presenza di un solo livello, da ripetersi una volta concluso, ma il gioco non è mai stato completato, quindi, godiamoci quello che c'è.